Il genitore separato che ha l’obbligo di mantenere il figlio per quanto tempo dovrà farlo? La Cassazione ha fissato delle regole generali.
Il mantenimento dei figli diventa una questione da approfondire nel momento in cui i ragazzi diventano adulti, ma si fanno ancora mantenere dal genitore separato. Fino a quando può durare questa situazione per la Corte di Cassazione?
Vivere una separazione o un divorzio è un momento delicato per tutta la famiglia. Rendersi conto che una vita insieme non è più possibile significa dover pianificare nuove regole e prendere decisioni per una gestione diversa dell’unità familiare. Quando ci sono i figli qualsiasi scelta deve essere valutata con attenzione per evitare che ci siano ripercussioni psicologiche sui bambini o ragazzi.
Bisognerebbe evitare litigi e discussioni per trovare un punto di incontro vantaggioso per tutti. Arrivare davanti al giudici con un accordo significa rendere la separazione o il divorzio più sopportabile e meno indolore specialmente per i figli. Sicuramente un genitore separato sarà chiamato a pagare il mantenimento e questo è comprensibile fino a che sono di giovane età. Ma cosa succede quando i ragazzi diventano adulti?
Con l’ordinanza 2258/2024 la Corte di Cassazione ha ribadito che un figlio/figlia di 30 anni laureato e adulto non ha diritto al mantenimento da parte del genitore separato. Il compimento dei trent’anni è un traguardo fondamentale per definire i doveri dei genitori nei confronti dei figli ormai considerati – giustamente – adulti. Il mantenimento non è in discussione con i figli minorenni e per i maggiorenni con handicap.
I figli maggiorenni possono contare sul mantenimento fino a che diventano autonomi economicamente ma solo a condizione che si impegnino in un percorso formativo e che si attivino nella ricerca di un lavoro qualora non studiassero. Questi presupposti dovranno essere provati dal figlio che ricevere l’assegno di mantenimento. Se non dovessero esserci il giovane dovrà dire addio all’aiuto economico anche se neo diciottenne. Sarà un addio anche in caso di mancato impegno nello studio o qualora non partecipasse a bandi di concorso o non inviasse curriculum vitae.
In generale, dunque, il mantenimento decade se il figlio raggiunge l’indipendenza economica, se non studia o non cerca lavoro e indipendentemente dalle condizioni precedenti se compie 30 anni. Spegnere trenta candeline significa potersi assumere le proprie responsabilità e la Corte di Cassazione considererà la disoccupazione uno stato colpevole tale da far perdere il diritto al mantenimento da parte del genitore separato.
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