Il CEO di Pfizer Albert Bourla: dosi di vaccino anti-covid ai paesi a basso e medio reddito per colmare il divario vaccinale tra nazioni.
I partner statunitensi e tedeschi del vaccino Pfizer-BioNTech hanno promesso 2 miliardi delle loro dosi di vaccino ai paesi a basso e medio reddito:
come parte di uno sforzo globale per colmare il divario vaccinale tra nazioni ricche e povere.
Lo ha annunciato il CEO di Pfizer Albert Bourla, a nome dei partner farmaceutici, durante il Global Summit on Health organizzato a Roma dal Primo Ministro italiano Mario Draghi.
All’incontro, incentrato sulle disuguaglianze dei vaccini nel mondo, hanno partecipato i membri del Gruppo dei 20 poteri economici e la Commissione Europea, braccio esecutivo dell’Unione Europea.
Le società farmaceutiche statunitensi Moderna e Johnson & Johnson hanno anche promesso donazioni rispettivamente di 200.000 e 100.000 dosi. L’Unione europea si è impegnata a contribuire “almeno” con 100 milioni di dosi.
Il leader dell’incontro Draghi ha definito le donazioni “sostanziali e da ammirare”. In apertura dell’incontro virtuale.
Draghi ha osservato che dei quasi 1,5 miliardi di dosi di vaccini somministrate in più di 180 paesi, solo lo 0,3% è stato distribuito nei paesi a basso reddito; mentre l’85% in quelli più ricco del mondo.
Dall’inizio della pandemia, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus; ha messo in guardia contro quello che ha chiamato “nazionalismo del vaccino”, in cui i paesi più ricchi accumulano riserve di vaccini mentre i paesi più poveri no.
Ha detto che la pandemia non finirà fino a quando i cittadini di ogni paese non saranno vaccinati.
L’OMS amministra il meccanismo vaccinale internazionale COVAX, che fornisce vaccini ai paesi a basso reddito.
Il CEO di Pfizer Albert Bourla: dosi di vaccino anti-covid ai paesi a basso e medio reddito per colmare il divario vaccinale tra nazioni.
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29 Novembre 2021