Viaggiare gratis è possibile, ma attenzione ai limiti del couchsurfing: potrebbero esserci brutte sorprese

Avete mai sentito parlare del Coachsurfing? Una pratica in voga da qualche anno, per viaggiare gratuitamente, ma fate attenzione.

Viaggiare è una passione che accomuna moltissime persone, tra le più diverse e stravaganti, eppure è un fantastico modo per poter scoprire i diversi lati del mondo e conoscere gente di tutte le culture. L’unico difetto del viaggio è il prezzo da dover pagare per realizzarlo, ma a questo proposito, sono nate diverse soluzioni per spendere meno o, addirittura, niente.

Coachsurfing
Coachsurfing: un modo di viaggiare risparmiando – peoplenow.it

Se si desidera intraprendere un viaggio con tutti i comfort possibili, immergendosi nel lusso sfrenato, la pratica del Coachsurfing, non è adatta a voi. Se si preferisce un viaggio on the road, alla scoperta della vera vita del luogo in cui ci si reca, a contatto con la popolazione, arrangiandosi e adattandosi, allora può essere la soluzione perfetta per risparmiare, senza rinunciare a viaggiare.

Coachsurfing: che cos’è e quali sono le controindicazioni

Il Coachsurfing è traducibile, letteralmente, come divano (coach) e praticare il surf (surfing), ovvero, al posto di cavalcare le onde, si cavalcano i divani; ovviamente si tratta di una metafora. Un’innovativa modalità per  viaggiare gratis, passando da un divano all’altro, ossia, da una casa ad un’altra. Invece di prenotare hotel, alberghi, ostelli, b&b e case vacanze su Airbnb e Booking. Il Coachsurfing dà la possibilità di alloggiare nelle abitazioni di sconosciuti del posto.

Viaggiare gratis
Viaggiare gratis attraverso il Coachsurfing – peoplenow.it

Per poter intraprendere un viaggio alla scoperta degli usi e costumi tradizionali del luogo che si va a visitare, basta iscriversi al sito ufficiale coachsurfing.com, per diventare un coachsurfer, e scegliere in quale casa alloggiare, gratuitamente, tra quelle presenti negli annunci della piattaforma. Tuttavia, un tempo, il sito web era gratuito, ma ora non più. Specifichiamo: dormire sul divano di un “amico che ancora non conosciamo” (detto irlandese) rimane gratuito, ma bisogna pagare una quota per iscriversi alla pagina web.

Ma com’è nato questo sito? Nel lontano, nemmeno troppo, 1999, un programmatore statunitense, Casey Fenton, all’età di ventuno anni, ha avuto la brillante idea di entrare nel database dell’Università di Reykjavik, dopo aver trovare un vantaggioso volo con partenza da Boston. Dal momento che la ricerca per l’alloggio sembrava davvero ardua, Casey è entrato nel database, per contattare, via mail, gli studenti islandesi, chiedendo loro se fossero disposti ad ospitarlo in casa. Casey ricevette oltre cento risposte, dunque, decise di andare a dormire a casa di un cantante islandese di rhythm’n’blues.

Nel 1999, dopo questa avventura, Casey Fenton, registrò il nome di dominio Coachsurfing.com, tuttavia, il sito web venne lanciato qualche anno più tardi, nel 2004, con la collaborazione di altre persone: Dan Hoffer; Sebastien Le Tuan e Leonardo Silveira. Viaggiare in modalità Coachsurfing è sicuramente conveniente, ma delle volte, bisogna prestare molta attenzione. Innanzitutto, una cosa importantissima, è assicurarsi che il profilo del vostro host sia verificato, dopodiché leggere molto bene gli annunci.

Viaggiare con Coachsurfing
Coachsurfing: attenzione agli annunci – peoplenow.it

Si sono sentite diverse brutte storie avvenute tramite il Coachsurfing, poiché, alcune persone, utilizzano la piattaforma per rimorchiare, ospitando in casa qualcuno di cui si è interessati sessualmente. Ci sono degli host, sia uomini che donne, i quali specificano apertamente che durante il soggiorno, si aspettano dei rapporti intimi, quindi, al momento dei primi contatti, è bene chiarire questa parte. Ricordate che, in Australia, Coachsurfing viene utilizzato come sito di incontri amorosi o sessuali. Tuttavia, la maggior parte delle esperienze documentate sono molto positive, potreste leggere le recensioni e chiedere opinioni per essere più sicuri e ben informati.

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