Test veloce per enigmisti doc: indovina il proverbio, i più allenati lo intuiscono in meno di 30 secondi.
Pochi minuti per distrarsi un tantino, distogliendo la mente da impegni più gravosi e giocare con questo quiz, da risolvere nel più breve tempo possibile: i più allenati ci riusciranno addirittura in meno di 30 secondi. La prova di oggi consiste nell’indovinare un proverbio, una frase misteriosa rappresentata nell’immagine riportata qui sotto.
Si tratta di un detto popolare largamente diffuso, di cui si vedono il numero e la lunghezza delle parole che lo compongono, con alcune lettere che potranno essere d’aiuto nel completare lo schema e giungere, così, alla soluzione finale. Inutile scorrere l’articolo, non vi saranno altre immagini con la soluzione ipso facto del test: bisognerà proprio lavorarvi ognuno con la propria testa e, se proprio non si cavasse un ragno dal buco, continuare a leggere per trovare la soluzione alla frase misteriosa.
Indovina il proverbio: i più allenati lo intuiscono in meno di 30 secondi
Per quanto riguarda la questione dell’allenamento, poi, certamente è cosa nota che la nostra mente sia “come un paracadute – per dirla come Einstein – se non si apre è inutile“. E un ottimo esercizio per allenare intuito e logica è proprio provare a risolvere questo quiz.
Il primo passo è concentrarsi sulla disposizione delle lettere che sono poste all’interno delle parole distribuite nello schema. Un aiutino? Quel che possiamo dire, a questo punto, è che si tratta di un’esortazione che vale per molti aspetti della vita di ciascuno di noi e che si può riassumere così: mai mettere l’avversario con le spalle al muro, senza via d’uscita, o sarà costretto a rivoltarsi contro di noi senza, però, aver più nulla da perdere.
“A nemico che fugge, ponti d’oro” è, infatti, il proverbio da indovinare in questo test e deriva da una frase attribuita dall’autore latino Frontino al condottiero romano Scipione l’Africano: “Hosti non solum dandam esse viam ad fugiendum, sed etiam muniendam”, ovvero “Al nemico non solo bisogna concedere una via di fuga, ma anche rendergliela sicura“ e che, appunto, suggerisce di lasciare sempre una via di fuga al nemico perché questi, se messo alle strette, potrebbe tentare di ribaltare la situazione tentando i tutto per tutto. E’, quindi, preferibile mettere in condizione il proprio nemico di allontanarsi, senza infliggergli umiliazioni ulteriori.
Un modo di dire – e di pensare – che affonda le proprie radici in altre antichissime espressioni, come quella latina “qua fugiunt hostes, via munienda est” – è necessario rendere sicura la strada attraverso la quale il nemico deve fuggire – il cui concetto è sottolineato abbondantemente anche ne “L’arte della guerra” del cinese Sun Tzu, scritto nel IV-V secolo a.C.: migliaia di anni di storia e di cultura insegnano ad avere rispetto dell’avversario perché, qualora si decida di umiliarlo, bisognerebbe poi prepararsi a subirne la vendetta.
