Incredibile scoperta che ci da speranze per il futuro! Il vaccino contro il cancro è una realtà. Partite già le sperimentazioni.
Il cancro è una malattia devastante che spezza vite e distrugge psicologicamente le famiglie di chi ha la sfortuna di incappare in questa malattia. Gli studi scientifici negli anni hanno fatto passi da gigante e fortunatamente si punta alla prevenzione e alla tempestività: un tumore nella fase iniziale è ormai curabile, in certi casi si può guarire e comunque l’aspettativa di vita è aumentata e migliorata. Fortunatamente la ricerca italiana non si è fermata arrivando così a risultati incredibili!
Il vaccino contro il cancro è una realtà finalmente. Le speranze per il futuro sono sicuramente più rosee. Dopo la messa a punto del farmaco tramite Moderna, azienda farmaceutica famosa per il vaccino anti covid, è stata data l’autorizzazione dalle autorità competenti per la sperimentazione sugli esseri umani.
Certo ci vorrà tempo per avere un risultato definitivo ma finalmente possiamo intravedere una possibilità di cura definitiva che prima era impossibile. Il vaccino sperimentato in questo momento è specificatamente contro il melanoma, tumore silente molto diffuso.
Come funziona il vaccino anti cancro e chi è il primo paziente che ha accettato di sottoporsi alla cura sperimentale.
Il primo paziente che si è sottoposto alla cura, volontariamente, è un medico Alfredo De Renzis che di fronte alla proposta ha accettato di buon grado anche per la responsabilità che, come medico, sente nei confronti dei malati.
De Renzis è incappato in un melanoma due anni fa, dopo le prime cure si è rivolto all’Istituto Pascale di Napoli, luogo di eccellenza per le cure oncologiche. Il farmaco potrebbe dare al medico nuove speranze di cura e la soddisfazione di aver dato un contributo importante alla lotta contro il cancro.
Come abbiamo detto la scoperta dei ricercatori, tramite Moderna, ha prodotto un vaccino basato su tecnologia mRna sintetici; questa tecnologia ha l’obiettivo non di prevenire il cancro ma di aiutare il nostro sistema immunitario a riconoscere e a contrastare il cancro: in pratica il vaccino insegna, al sistema immunitario, a riconoscere determinate proteine che nascono da mutazioni genetiche delle cellule cancerose.
Per il momento i pazienti sottoposti alla sperimentazione sono 18, un campione importante per capire gli sviluppi dell’immissione del vaccino in pazienti ammalati di melanoma. A oggi in tutto il mondo continua la ricerca e la messa a punto di altri vaccini anticancro sempre basati sulla tecnologia mRna insomma le speranze sono molte e forse avremmo in futuro la possibilità di scoprire il cancro in fase embrionale magari con un esame del sangue e correre subito ai ripari!
