Se noti questo nel vino fatti subito rimborsare, è di scarsissima qualità: succede quasi sempre

Se compri un vino sappi che puoi imparare a riconoscere se esso è di qualità o meno. Ecco alcuni consigli lanciati da un sommelier esperto.

Sei un amante del vino ma non sai come riconoscerne uno di qualità? Magari vuoi comprare una bottiglia per un’occasione speciale ma non sai cosa scegliere? Oppure hai comprato un vino che ti hanno di qualità ma poi hai fatto una pessima figura con gli amici che ne capiscono di vino? Qualsiasi sia la situazione puoi imparare e riconoscere un vino buono. 

come capire se il vino è buono
Ci sono delle caratteristiche che fanno capire se un vino è di qualità – Peoplenow.it

Il mondo del vino è affascinante e variegato, con una vasta gamma di opzioni che spesso possono risultare intimidatorie per il consumatore medio. L’esperto sommelier Rudy Travagli, del rinomato ristorante Enoteca La Torre a Roma, ci fa scoprire i segreti per riconoscere un vino di qualità. Dalla prima occhiata alla bottiglia fino all’analisi sensoriale, ecco i passaggi fondamentali da tenere a mente per non fare più brutte figure quando si tratta della scelta del vino, che sia in un ristorante o a casa!

Le caratteristiche di un buon vino

Secondo Travagli, il primo impatto visivo è cruciale e può fornire importanti indizi sulla qualità del vino. L’etichetta, la bottiglia e la capsula sono elementi da osservare attentamente. Un sughero integro è spesso segno di maggiore qualità, infatti Travagli preferisce i tappi di sughero rispetto agli agglomerati o ai tappi di nuova generazione. La bottiglia dovrebbe essere scura per evitare che la luce penetri, poiché questa può danneggiare il vino.

caratteristiche di un buon vino
I fattori da tenere presenti sono bottiglia, tappo e prezzo – Peoplenow.it

La trasparenza della bottiglia può essere accettabile per vini freschi e giovani, ma una bottiglia di qualità dovrebbe presentare un vetro pesante e molto scuro. La limpidezza, un colore vibrante e la qualità nei profumi sono ulteriori indicatori di un buon vino, ma l’equilibrio tra acidità e sapidità è essenziale. Inoltre, anche se i gusti sono soggettivi, un buon vino deve essere equilibrato nelle sue caratteristiche, anche se in alcune categorie di vino questo equilibrio può variare. Il sommelier sottolinea che l’intensità olfattiva e la persistenza gustativa sono punti chiave per valutare un buon vino.

Il riconoscimento dei difetti è altrettanto importante. Un sentore di tappo, causato da muffa presente nel sughero, è un difetto comune. Altri difetti includono l’ossidazione, evidenziata da un colore più cupo e tonalità aranciate o granate, e la rifermentazione in bottiglia, che può causare una leggera frizzantezza. I tartrati, cristalli di acido tartarico nel fondo di bottiglia, non sono difetti ma spesso fraintesi. Travagli sottolinea che questi cristalli sono innocui e indicano che il vino è ancora organico.

Anche il prezzo di una bottiglia può rivelare molto sulla sua produzione, secondo Travagli. Un prezzo troppo basso potrebbe indicare una qualità compromessa. Il sommelier consiglia di considerare 12/13€ come prezzo di base per un buon vino in enoteca, tenendo conto dei numerosi costi legati alla produzione. Un mito da sfatare è che un vino di qualità debba avere un alto contenuto alcolico. Travagli sottolinea che alcuni dei migliori vini del mondo originariamente avevano un contenuto alcolico tra il 10 e il 12%. Ed anche le denominazioni in Italia non sempre sono sinonimo di qualità assoluta, secondo Travagli, a differenza della Francia dove la denominazione è un criterio più stringente.

Insomma, tieni in mente queste caratteristiche e vedrai che potrai scegliere anche tu un buon vino la prossima volta che dovrai farlo!

Impostazioni privacy